La convenzione fra Provincia Autonoma di Trento e Istituto per la Ricerca sul Rischio Sismico, CNR, Milano, prevede un analisi del livello di informazioni disponibili per i terremoti più significativi ai fini della valutazione della pericolosità sismica del territorio provinciale per un limitato numero di eventi, ritenuti importanti e che non disponessero di studi recenti. E' inoltre prevista l'effettuazione di analisi speditive, secondo la metodologia adottata dal Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti.
Al termine di una prima fase di indagine, nel febbraio 1993 è stato predisposto un primo elenco di terremoti significativi ed è stata condotta una prima ricognizione per valutare il livello di informazioni disponibili. In seguito è stata condotta un'analisi integrativa su alcuni repertori sismologici ed alcune fonti locali trentine, che ha messo in luce alcuni eventi significativi sconosciuti ai cataloghi parametrici. Nello stesso tempo l'analisi dei dati disponibili ha mostrato che molti dei terremoti compresi nel primo elenco erano risultati, a seguito di studi recenti, falsi, oppure localizzati a maggiore distanza dal territorio provinciale, o comunque meno significativi di quanto ritenuto con l'estrazione dal catalogo PFG che aveva generato il primo elenco.
Si è quindi riformulato l'elenco di partenza secondo le modalità descritte nel seguito, e si è proceduto ad effettuare l'analisi degli eventi contenuti nel nuovo elenco. Va sottolineato che in questo nuovo elenco sono stati considerati terremoti con Io inferiore alla soglia prevista della convenzione, ed inoltre il periodo di osservazione è stato esteso a tutto il 1989.
Nella parte finale della ricerca la maggiore attenzione è stata dedicata all'assemblaggio critico delle osservazioni macrosimiche disponibili per il territorio provinciale. Questa attenzione è in linea con un interesse crescente in campo scientifico nazionale ed internazionale per i dati di base, ed in particolare per le cosiddette "storie sismiche", ovvero le serie temporali dei risentimenti al sito, che vengono utilizzate per calibrare, a partire da dati reali, valutazioni di pericolosità sismica eseguite con modelli classici. Questa scelta ha portato alla compilazione di un elenco di osservazioni macrosismiche rivelatosi più ricco di quanto si sarebbe potuto prevedere all’inizio, che consentirà il pieno utilizzo di numerose informazioni isolate, altrimenti non riconducibili ai classici parametri epicentrali dei terremoti.
Il risultato della ricerca è suddiviso in due parti. La prima presenta la descrizione dei passi principali della ricerca e la sintesi dei risultati, ivi comprese le appendici che contengono l’insieme delle osservazioni sismiche e due sottoinsiemi significativi. La seconda contiene le schede di analisi dei terremoti ed alcuni strumenti dell'analisi storica.