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Alessio et al., 1996

Alessio G., Esposito E., Ferranti L., Mastrolorenzo G., Porfido S., 1996. Correlazione tra sismicità ed elementi strutturali nell'Isola d'Ischia. Il Quaternario 9, 1, 303-308.

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Abstract

L'Isola d’Ischia è tra le aree vulcaniche attive di maggior interesse, in quanto è stata sede in epoca storica di eruzioni, frane, inondazioni e terremoti talvolta catastrofici. La presenza di forti dislivelli, di terreni eterogenei e spesso a scadenti caratteristiche geotecniche, associata all’attività vulcano-tettonica e sismica nonché alla notevole antropizzazione, rendono l’isola un’area ad alto rischio.

Gli elementi strutturali principali sono costituiti da una caldera (datata tra 150 ka e 75 ka) che borda l’isola, e dall’alto strutturale e morfologico del Monte Epomeo (età del sollevamento <33 ka), dell’estensione di circa 20 km2, interpretato come un horst vulcano-tettonico (Rittman, 1930; Gillot, 1985; Vezzoli, 1988) e come il risultato di una risorgenza calderica associata ad un meccanismo di deformazione per taglio semplice, dovuto all’aumento di pressione in una camera magmatica superficiale (Orsi et al., 1991). Fusi et al. (1990) associano l’evoluzione cinematica dell’isola alla combinazione di eventi vulcano-tettonici ed al campo regionale di deformazione. Zuppetta et al. (1993) associano il sollevamento dell’Epomeo a meccanismi di tipo push up riconducibili a lineamenti trascorrenti su scala regionale.

I centri eruttivi dell'attività successiva al sollevamento del M. Epomeo sono localizzati in corrispondenza dei sistemi di faglie che bordano l’alto strutturale. Nell’intervallo 28 ka÷18 ka le eruzioni si sono concentrate prevalentemente a SO dell’Epomeo (lave di S. Anna, centri di Monte Cotto, Monte Vezzi e Grotta di Terra) mentre l’attività più recente (<10 Ka) è concentrata nel settore nord-orientale (Monte Rotaro, Montagnone).

L’instabilità gravitativa associata al sollevamento dell’Epomeo ha dato luogo a notevoli spessori di frana e colate di fango. Movimenti franosi di notevole entità sono anche associati ai maggiori terremoti storici (Guadagno & Mele, 1992).

La difficoltà di distinguere tra deformazioni tettoniche, di gravità e vulcaniche ha reso problematica la ricostruzione del quadro cinematico recente dell’isola (Fusi et al., 1990). Strettamente connesso con tale tematica é lo studio della sismicità storica e dei principali elementi strutturali ad essa associati. In quest’ottica, assumendo una corrispondenza diretta tra posizione e geometria della sorgente e campo macrosismico (Shebalin, 1972) é stato avviato uno studio dettagliato dei terremoti di età moderna (XVI sec.-attuale). Per la verifica di tale modello, attraverso l’individuazione dei caratteri cinematici di lineamenti strutturali localizzati nell'area sismicamente attiva, è stata sviluppata un’analisi meso e macro-strutturale del settore settentrionale dell’isola dove sono raggruppati gli epicentri dei maggiori terremoti di età moderna.

Relationships between seismicity and tectonic structures in the is/and of Ischia (Gulf of Naples, Southern Italy) - Il Quaternario ltalian Journal of Quaternary Sciences, 9(1), 1996, 303-308- An integrated study on historical seismicity and tectonic structures has made it possible to recognize the relationships between macroseismic data and strain field in the northern part of the island of Ischia (Gulf of Naples, Southern Italy). Macroseismic maps based on new data and information from the literature suggest that the epicentral area was probably located in a restricted area that coincides with the northern border of Mt. Epomeo "horst"; this is the most conspicuous morphostructural feature of the island and is thought to control both seismic and tectonic activity in the island.

Isoseismal lines have a clear E-W trend; the maximum gradient is oriented N-S and coincides with the least damaged areas. Kinematic analyses of the faults in the volcanic deposits of Casamicciola (a village on the nor.th of Mt. Epomeo), indicate a principal extension along the N to NNE direction in the oldest (>35 ka) tuffs; a secondary extension and transtension occur along a NNW direction and seem to affect also younger (10÷2 ka) pumiceous formations. Both extensional episodes are localized on E-W to WNW-ESE trending structures. Major dip-slip displacements present along the Mt. Epomeo border faults are markedly attenuated to the east, where younger volcanic edifices (<10 ka) seem to seal most of the deformation structures. This situation conforms to the geometry of isoseismal li n es and suggests a possible genetical link between macroseismic and local strain fields, in turn controlled by the regional strain field of Southern Italy.

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  DataDate    Area epicentraleEpicentral area    MDPs   Imax  EQ in
EPICAv1.1
EQ in
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Riferim. in
EPICAv1.1
EPICAv1.1
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1828 02 02Casamicciola Terme  -  -    
1881 03 04Isola d'Ischia  -  -