Nel catalogo, collegato all'articolo "Sismicità della zona del Fucino" (Cap. 12), per ogni scossa (riga in grassetto) vengono riportati i seguenti elementi:
Data e ora. L'indicazione completa prevede nell'ordine: anno (Anno), mese (me), giorno (gi), ora (or), minuto primo (mi) e minuto secondo (se), riferiti al meridiano di Greenwich.
Epicentro. È rappresentato dalle coordinate geografiche espresse in gradi e minuti primi di Latitudine nord e Longitudine est riferita al meridiano di Greenwich. Generalmente corrisponde al baricentro dei punti di intensità più elevata (≥Io), a volte a quello dei punti di intensità ≥Io- 0.5 ed in alcuni casi ·a quello dei punti di intensità ≥Io-l.
Intensità epicentrale (Io). I valori sono espressi secondo la scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS, 1930). Nella grande maggioranza dei casi corrisponde all'intensità massima osservata, in vari casi è stata stimata inferiore di mezzo grado alla massima osservata, o in qualche caso inferiore di un grado.
Area origine. Vengono indicate le aree in cui hanno avuto origine i terremoti ed in base alle quali è stata effettuata l'analisi dell'attività sismica di origine locale.
Ogni scossa è seguita dall'elenco. delle località interessate e dalla citazione della bibliografia utilizzata.
Ogni località è accompagnata dalla sigla della provincia di appartenenza, dalle relative coordinate geografiche (gradi, minuti primi e minuti secondi di Lat.N e Lon.E riferita al meridiano di Greenwich) e dal valore d'intensità assegnato secondo la scala MCS. Denominazione e coordinate derivano dal database delle località ENEL-ISTAT (1971). I numeri tra parentesi e quelli a cinque cifre che a volte seguono il nome delle località richiamano rispettivamente le note riportate alla fine del catalogo ed il codice-località del database ENEL-ISTAT; il codice-località è riportato solo nei casi in cui esistono più località con Io stesso nome ed appartenenti alla stessa provincia. Varie località interessate dal terremoto del 13 gennaio 1915 sono caratterizzate da valutazioni di intensità molto incerte; in questi casi la valutazione è indicativamente espressa da un intervallo di valori (ad esempio 7-9).
A volte le scosse sono seguite da «note» che generalmente contengono ulteriori informazioni riguardanti la scossa stessa o l'evolversi dell'attività sismica.
L'elenco della bibliografia citata è riportato per il capitolo "Sismicità della zona del Fucino" (MOLIN et al., 1999, in questo volume), a cui è collegata questa Appendice.
A scopo informativo e sebbene non si posseggano informazioni sufficienti per la valutazione dei parametri epicentrali nell'elenco sono state inserite 55 scosse probabilmente appartenenti al periodo sismico collegato al terremoto del 13 gennaio 1915; tali scosse sono state selezionate considerando quelle che secondo Cavasino (1935) hanno provocato nuovi danni (Io ≥ VI grado MCS) e quelle che secondo MARGOTTINI & SCREPANTI (1999, in questo volume) sono caratterizzate da magnitudo ≥4. Da notare che alcune di queste risultano non aver avuto o non sembrano aver avuto origine nella zona del Fucino.